Potrebbe
anche non essere un’illusa, Roberta Mauro, quando espone il suo programma di
impegno civico per la X Circoscrizione.
E’ decisa su alcuni punti di base, partendo dal principio di uno sforzo comune.
In primo luogo attraverso il coordinamento delle associazioni: mi fa riflettere
sulla loro attuale dispersione, sulla mancanza di collegamenti per obiettivi
che potrebbero essere concordati e raggiunti, e si ripromette, con grande
capacità comunicativa, di battersi per la creazione di commissioni di settore
che non sprechino mezzi, energie e buone volontà.
Essenziale a
questo scopo la collaborazione con i comitati di quartiere, anche qui mediante
la creazione di consulte di settore con l’obiettivo di rivalutare il
territorio. Non mi sembrano idee astratte, perché coinvolgono una riflessione
di carattere culturale diretta a precisi esiti. Per esempio: a Ostia Antica non
esiste un ufficio turistico in grado di rispondere alle domande dei visitatori;
sarebbe compito della apposita consulta di settore organizzare una struttura,
anche minima, ma adeguata all’importanza del sito archeologico. Al quale poter
indirizzare direttamente dall’aeroporto di Fiumicino un flusso di turisti,
specialmente stranieri, che non siano costretti a fare la circumnavigazione da
Roma, come accade ora.
Il
coordinamento delle associazioni potrebbe consistere, è il suggerimento di
Roberta Mauro, in una serie di attività di animazione intellettuale, che lei
elenca con qualche opzione di carattere personale, per esempio per quanto
riguarda la centralità della scuola per il rilancio di iniziative culturali,
dal teatro alla danza, attraverso la messa a disposizione di spazi e di orari.
Esistono certo problemi di finanziamento che, con qualche operazione di
“spending review”, con buonsenso ed eventuali sponsorizzazioni, possono trovare
soluzioni, sempre in un quadro di superamento di conflitti di competenze e
attribuzioni indotto dalla collaborazione delle varie istituzioni.
La
riflessione che Roberta Mauro sta facendo con me poggia su uno spirito di
razionalità che include, ad esempio, anche il Palio della Chiave, una
manifestazione che si ripete ormai annualmente e che potrebbe efficacemente
gravitare attorno al Castello di Giulio II (sempre chiuso) di Ostia Antica, uno
dei due soli castelli, con il Mausoleo di Adriano, del territorio urbano
romano.
Si tratta di
obiettivi convincenti e raggiungibili, sempre in un contesto di cooperazione
delle forze istituzionali, perché si superi – fa notare Roberta – un meschino
spirito di borgata che impedisce ogni autentico sviluppo della civitas.
Angelo Paoluzi
Per
informazioni e contatti: robertamauro.p@gmail.com
3476974630
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